CORSI 3-4 ANNI

Corsi 3-4 anni

I bambini hanno la possibilità di sperimentare la musica come i più grandi ma con accanto l’adulto del cuore.

Nella nostra società si ritiene che un bambino a tre anni sia pronto ad andare da solo. Basti pensare all’ingresso della scuola dell’infanzia, che già di per sé è un bel cambiamento: si passa da un rapporto esclusivo con i genitori o, se al nido, da un rapporto 1:7, ad essere inseriti in classi di 20-22 bambini!

Pensiamo anche alla maggior parte delle attività per bambini, che prevedono la presenza dei genitori fino a 36 mesi, poi basta. Ma siamo sicuri che questa modalità sia la più rispettosa dei bisogni del bambino?

Come si svolge la lezione

Sicuramente è vero che il bambino a quest’età modifica in automatico le sue modalità di interazione all’interno della società. Ad esempio, inizia la fase dei “no”, che in realtà non sono un capriccio ma un importante segnale di crescita e di affermazione della propria indipendenza e del proprio IO.

Dai 3 anni inoltre inizia un graduale distacco dalle figure di riferimento per dare maggiormente spazio alla relazione con i coetanei, ed è una cosa che avviene spontaneamente nel bambino.

Ma è sicuramente anche vero che tutte queste evoluzioni, inevitabilmente, rendono quest’età e questa specifica fase di crescita nel bambino estremamente delicata. Sono pronti a crescere e a sbocciare, ma non sono completamente sereni a staccarmi dai loro adulti del cuore.

E quello che succede durante questo periodo di cambiamento è che può sopraggiungere, chi prima chi dopo, una “crisi del distacco”. Può essere che il tuo bambino inizi la scuola dell’infanzia salutandoti all’ingresso senza neanche guardarti in faccia per correre dai compagni. Ma magari qualche mese dopo accusa il corpo e rielabora l’enorme passo che sta facendo, e allora nel genitore si instaura il pensiero “ma non capisco, ci è sempre voluto andare! All’inserimento non ha battuto ciglio!”. E questo può succedere ovunque al di fuori della scuola, per qualsiasi attività.

Nelle mie lezioni di musica è una cosa che negli scorsi anni ho visto di frequente e che mi ha fatto iniziare a pensare di rimodulare la mia offerta didattica. Ho pensato: “perché sovraccaricare i piccoli a livello emotivo in un momento della loro vita all’interno della società che già li mette molto a dura prova? Perché aggiungere fatica emotiva? La possibilità di godersi a pieno un’attività deve rimanere un piacere, e noi sappiamo anche che se il nostro bimbo è felice, noi siamo felici.

Di conseguenza ho scelto di offrire alle famiglie una nuova possibilità di fare musica: quella di un corso intermedio in cui i bambini vivono e imparano la musica con le modalità che troveranno nel primo corso senza genitore ma con la presenza dell’adulto del cuore, che infonde in loro una serenità senza la quale anche la lezione risulterebbe meno funzionale per il bambino.

Mi piace pensare questo corso come un passaggio fra il nido che offre il corso 0-36 mesi e l’autonomia che troveranno nel corso 4-5 anni, quello senza adulto.

Nel nuovo corso 3-4 anni con genitore il bambino ha modo di scoprirsi, conoscere sé stesso e le proprie risorse, ha modo di prendere consapevolezza del fatto che è assolutamente in grado di sbocciare! Durante le mie lezioni i bambini imparano a collaborare, acquisendo fiducia nelle proprie capacità senza ansia da prestazione. Anche gli adulti partecipano ma le attività sono strutturate in modo da favorire un distacco dolce e graduale dalle figure di riferimento.

I bambini continuano a lavorare sullo sviluppo della loro attitudine musicale innata e al contempo iniziano a lavorare in maniera più consapevole su alcune abilità fondamentali per la loro crescita musicale: lavoreranno sulla coordinazione fra respiro, movimento e voce, base indispensabile per suonare in futuro, sullo sviluppo dell’intonazione e di un senso ritmico.

I principali strumenti didattici saranno ancora la voce e il corpo, che il bambino può esplorare in autonomia e sarà proprio questo che renderà il suo apprendimento della musica realmente consapevole.

La voce cantata è senza parole, per evitare le inutili distrazioni che il linguaggio verbale apporta.

I canti, come nel primo triennio, mantengono le caratteristiche di:

  • varietà (utilizzo di diversi modi e metri musicali).
  • complessità (molteplicità di soluzioni ritmiche e tonali).
  • brevità (per afferrare identità del brano).
  • ripetizione (per riscontrare famigliarità).

La lezione si svolge in gruppo e dura circa 40 minuti. Lavoriamo in una stanza vuota (per evitare distrazioni) di dimensioni adatte per favorire il movimento spontaneo e l’esplorazione in sicurezza.

Questo corso fa per te se:

  • hai a cuore l’apprendimento di tuo figlio e ti piace poter contribuire attivamente alla sua crescita musicale.
  • vuoi condividere un momento musicale con il tuo bambino per donare alla diade uno spazio speciale e un tempo di qualità
  • credi nell’importanza del ruolo dell’adulto in quanto primissimo modello, in musica come nella vita di tutti i giorni.
  • adori la musica, pensi che sia un mezzo comunicativo importante per sperimentare le proprie emozioni e la propria creatività.
  • desideri proporre a tuo figlio un’attività che segua il suo naturale sviluppo rispettandone i tempi di apprendimento
  • pensi che l’esplorazione in libertà abbia un valore enorme, per la scoperta e la presa di coscienza di sé stessi
CORSI 3-4 ANNI

Durante il nostro percorso insieme il tuo bambino:

  • apprende naturalmente senza fatica grazie all’adulto che si rende modello di musica.
  • è libero di esprimersi secondo le sue modalità e i suoi tempi.
  • può sperimentare ed esplorare in autonomia grazie all’utilizzo della voce senza parole e il corpo.
  • accanto al suo porto sicuro, si sente sicuro nel lasciarsi andare alla scoperta di sé stesso e dell’ambiente musicale.
  • viene accompagnato in maniera dolce e rispettosa a un distacco sereno e non faticoso nel passaggio al corso successivo

Qual è la durata del corso e quanto costa

Il corso si svolge da ottobre a maggio e ha un costo di 500 euro.
Puoi scegliere di pagare in un’unica soluzione oppure suddividendo l’importo in più tranches.
La tua prima lezione di prova è gratuita. È anche possibile acquistare un pacchetto di prova prima dell’iscrizione.

Domande frequenti

Cos’è il "metodo" Gordon, non ne ho mai sentito parlare.

Puoi approfondire e conoscere i dettagli sull’approccio qui.

Perché è importante portare mio figlio a musica da così piccolo?
Dalle ricerche del professor Gordon è emerso che l’attitudine musicale è innata in ciascuno di noi. Tutti la possediamo al momento della nascita e il suo grado si sviluppo negli anni successivi dipenderà anche dall’ambiente musicale a cui esponiamo il bambino nei primissimi anni di vita. Offrendo a un bambino la possibilità di essere avvicinato alla musica nei primi anni di vita, il suo potenziale di sviluppo musicale ne gioverà.
Perché non usi le parole sia nei canti che durante la lezione?
In genere chiedo di sospendere il linguaggio verbale a lezione per dare spazio solo alla musica e non essere “distratti” dal linguaggio. Durante i canti sostituiamo le parole con la sillaba PAM. Eliminando il linguaggio (che è in genere predominante nella nostra vita rispetto alla musica), il bambino potrà concentrarsi completamente sul contenuto musicale. Inoltre, PAM è una sillaba neutra e consente al bambino di sperimentare la propria voce cantata in autonomia e senza sforzi, considerando che la sua conformazione non è la stessa di un adulto.
Perché l’adulto fa degli accompagnamenti? Io non ho una grande esperienza musicale pregressa, ho paura di non essere in grado.
Il bambino apprende laddove riconosce un significato affettivo. L’adulto ha quindi un ruolo fondamentale perché facilita l’apprendimento del bambino grazie alla presenza della relazione. I piccoli accompagnamenti servono a rendersi modelli di musica e ad arricchire l’ambiente musicale in cui il bambino è immerso. Inoltre, questo ti renderà parte attiva nella sua crescita musicale. Non importa se non hai mai studiato musica e non ti senti capace, non serve possedere questa competenza: il bambino non impara perché il canto è perfetto, ma perché il contenuto giunge a lui colmo di significato affettivo ed emotivo.
Perché non fai usare gli strumenti musicali ai bambini?
In questo corso lavoriamo sullo sviluppo dell’attitudine musicale innata del bambino e sull’elaborazione di un proprio pensiero musicale. Lo strumento che il bambino sa usare al meglio in questa fascia d’età è la voce, che può esplorare in autonomia e che gli adulti posso utilizzare con lui in modo relazionale.
Perché canti dei brani in tutti i modi e metri? Mi sembrano così diversi dalle classiche canzoncine per bambini.
È stato dimostrato che il bambino apprende nella varietà di proposte. Esattamente come quando impariamo a parlare, lo facciamo dopo aver ascoltato per moltissimo tempo le nostre figure di riferimento parlare anche in modo molto complesso. Con la musica è la stessa cosa: proporre canti solo nel modo maggiore e minore, caratteristici della nostra cultura di riferimento, sarebbe come proporre al bambino un vocabolario di parole limitato.
Cosa sono quei suoni di due o tre sillabe «Pam Pam Pam» che rivolgi al bambino durante la lezione?
Si chiamano pattern e sono gruppi di note estrapolate da un contesto musicale e strutturate secondo precisi criteri, che servono ad attivare nel bambino lo sviluppo dell’Audiation (pensiero musicale): dopo un pattern segue il silenzio in cui il bambino elaborerà quanto appena ascoltato.
E se mio figlio in un certo momento dell’anno volesse entrare senza di me?
Certamente, è possibile che accada. Molto spesso proprio i piccoli ci fanno capire quando sono pronti a fare il salto e quando l’adulto è più di “intralcio” che altro. Sarà mia cura seguire il bambino e cercare di analizzare i suoi bisogni e nel caso ci facesse capire che si sente pronto per, nulla ci vieta di spostarsi di corso durante l’anno.

Sono aperte le iscrizioni alle lezioni di prova su Magenta e Milano (SanSiro Ippodromo).  Scegli la sede e contattami per prenotare il tuo postoSCRIVIMI