Quell’età in cui la musica non si apprende attraverso uno strumento musicale

30 Marzo 2022
Ukulele brillantini collana mamma

Nel nostro immaginario collettivo fare musica significa necessariamente suonare uno strumento musicale e prima questo avviene nella vita di un bambino più grande è il suo talento: «hai visto che sa già suonare a 4 anni? L’ho sempre detto io che era un piccolo genio!»

Quando un genitore mi dice che suo figlio di 3 anni è pronto per spostarsi nel corso successivo perché così potrà usare gli strumenti musicali, oppure quando un genitore che non conosco mi contatta dicendomi che il suo bambino di 4 anni vorrebbe iniziare con l’ukulele, io sento la necessità di spiegargli due cose. La prima è che con quella fascia d’età non uso gli strumenti musicali, la seconda (solitamente non la dico, ma la penso) è “cosa gli fa pensare che il suo bambino sia pronto per lo strumento musicale? Non saranno forse pure aspettative degli adulti?”

Il concetto su cui voglio soffermarmi è: perché nella nostra società siamo così abituati a pensare che musica = strumento e se, non si suona o non si ha ancora scelto cosa suonare o peggio se si è impacciati a suonare, allora non si è portati e quindi non si può fare musica?

Ho scoperto tantissime cose durante i miei anni di formazione con l’approccio secondo la Music Learning Theory che io stessa, musicista da tantissimi anni, non sapevo. Del resto, è ovvio dato che anche con me l’approccio utilizzato è stato un altro e posso dire non con grande successo, almeno fino a quando non ho deciso di allargare i miei orizzonti. Grazie ai miei studi ho capito come l’essere umano apprende la musica, partendo dai primissimi anni di vita. La cosa più affascinante è stata approfondire le caratteristiche del bambino nelle diverse fasce d’età della sua crescita e come questa sua modalità di essere si riflette in un percorso di apprendimento musicale.

Se ognuno di noi, insegnante ma anche semplicemente genitore, fosse più consapevole di come avviene tutto ciò, potrebbe sicuramente sostenere e supportare la crescita del bambino nella maniera più adatta per lui o per lei, quella che segua il suo sviluppo naturale, le sue emozioni, i suoi bisogni.
Il bambino di 3 o 4 anni è in una fase della sua crescita in cui ha un fortissimo bisogno di esplorare. La sperimentazione a quest’età è fondamentale. L’utilizzo del corpo e del movimento lo aiuta a conoscersi meglio, a prendere coscienza di sé e a percepire sé stesso anche in relazione all’ambiente circostante.
Avete fatto caso a quanto sono attivi e “movimentati” i bambini in età da scuola dell’infanzia? Io ogni volta esco da una lezione con loro con i capelli dritti e con i muscoli di un corridore che ha macinato un po’ di chilometri! Ma è anche vero che tutta quella magnifica energia non la ritroverò mai in un’altra lezione con altre fasce d’età.
Musica lancio brillantini

L’utilizzo del corpo è uno strumento di apprendimento primario. Questi anni sono meravigliosi ed è importante che vadano vissuti all’insegna del gioco, del gruppo, della relazione con i coetanei e dell’esplorazione motoria.
Non si può negare a un bambino questa modalità di vivere e sperimentare, perché sarebbe come bruciare delle tappe fondamentali per la sua crescita. Inoltre, permettergli di relazionarsi in questo modo gli consentirà di acquisire sempre più consapevolezza circa la scoperta di sé, del proprio corpo e del proprio modo di comunicare con gli altri.

Per questo nelle mie lezioni con bambini di 3-4 anni i nostri momenti musicali rispecchiano a pieno questa modalità e il bambino farà musica divertendosi in un gruppo. Potrà muoversi liberamente apprendendo la musica con leggerezza, senza ansia, forzature o imposizioni, inutili e dannose sempre, ma ancor più a quest’età.
Non c’è nessuna necessità di introdurre lo strumento musicale in questa fase: il bambino di 3 o 4 anni apprende grazie all’esplorazione spazio-temporale e non grazie al lavoro su uno strumento musicale. Ha la necessità di imparare divertendosi insieme ai suoi compagni, di ascoltare ed esplorare la musica con il corpo. Introdurre lo strumento troppo presto non sarebbe utile per il suo apprendimento: probabilmente potrebbe sembrarci affascinato, desiderando di mettersi a strimpellare su quei pulsanti bianchi e neri di un pianoforte, ma i suoi tentativi sarebbero una pura imitazione di ciò che ha visto fare all’adulto senza una consapevolezza più grande dietro. Molto più probabilmente si stuferà dopo cinque minuti e vorrà cambiare attività per fare altro di più stimolante.

Ma soprattutto, come può un bambino di 4 anni sapere quale strumento vuole suonare?

In effetti quando sono così piccoli la spinta viene quasi sempre dal genitore ed è per questo che ci tengo sempre tantissimo a confrontarmi con il genitore per spiegare queste dinamiche motivando di conseguenza il mio approccio alla musica. Durante questi anni il bambino a lezione con me ha bisogno di lavorare sullo sviluppo della propria musicalità e sulla coordinazione motoria. Saranno queste le vere fondamenta per un percorso strumentale futuro. Attraverso l’ascolto e la sperimentazione vocale e corporea, lavorerà in autonomia sullo sviluppo delle proprie abilità musicali (perché lo sappiamo che tutti nasciamo con attitudine musicale) diventando sempre più consapevole.

Le aspettative rischiano di caricare i piccoli di ansia da prestazione. Cerco sempre di consapevolizzare il genitore affinché comprenda quale sia il modo migliore di supportare la crescita musicale del proprio bambino, rispettandone i suoi naturali tempi di apprendimento senza anticipare delle tappe. È questo che fa spesso la differenza fra un percorso musicale che prosegue negli anni e uno che si interrompe.

Lasciamo vivere a pieno ai nostri bambini questa modalità per imparare: una modalità di gioco e di relazione che difficilmente vivranno da più grandicelli e ci sarà sicuramente tempo nella vita per dedicarsi a studiare la musica con la giusta concentrazione e l’impegno che lo studio di uno strumento richiederà.

Erica Nastasia

Erica Nastasia

Mi chiamo Erica e sono un’insegnante di musica freelance. Nel mio spazio musicale che si trova a Magenta, in provincia di Milano, ho scelto di offrire corsi di musica per bambini. Aiuto i piccoli ad apprendere la musica in modo naturale, divertente e consapevole, attraverso un approccio in cui l’adulto è il primo modello di musica e il bambino apprende all’interno di una relazione. Scopri di più…

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